giovedì 7 maggio 2009

Copyright:really right?





Devo dire fin da subito che questo argomento non è mai entrato al centro delle mie riflessioni tuttavia mi rendo conto, specie adesso che sono all'università (e come ha fatto notare il prof.),della valenza del dibattito. Per quanto riguarda la mia esperienza personale la necessità e al contempo l'impossibilità di "sfruttare" il materiale didattico proposto dai professori è stato talvolta motivo di "disagio". D'accordo il diritto d'autore ma se le opere vengono realizzate l'obiettivo dovrebbe essere quello di renderle accessibili alla comunità al fine di arricchirla....e allora perché tanti limiti:a me sembra davvero un controsenso. Leggendo su wikipedia al riguardo m informo che "nelle legislazioni internazionali è frequente una tendenza all'equiparazione fra la violazione del diritto d'autore e il reato di furto":m sembra un po' esagerato....l'utilizzo di un'opera altrui non può che dover soddisfare il suo autore (significa che l'opera è giudicata buona se non migliore di altre)....Ritengo che il vero nocciolo della questione sia l'intento con cui si fa uso delle realizzazioni altrui:tutto prescinde dalle intenzioni e come in tutte le cose la scelta migliore sarebbe quella di cercare un compromesso per consentire a chi ha bisogno e vuole conoscere di poterlo fare liberamente e a chi "se ne vuole approfittare"di essere punito.

PubMed and me






Ieri tra le altre cose e sempre nel tentativo di "mettermi in pari" mi sono addentrata nel mondo di PubMed...e dire mondo non è esagerato!!!PubMed è una vera è propria miniera di informazioni e la sua vastità devo essere sincera mi ha spaventata....e il fatto che la lingua fosse l'inglese non mi ha certo facilitato le cose..A quel punto ho sbirciato un pò fra i blog dei miei colleghi in cerca di un aiuto e di un pò di conforto e devo dire che l ho trovato...non ero l'unica ad aver incontrato delle difficoltà...l'unico "zoccolo duro" che faticava ad ammorbidirsi. Mi sono fatta coraggio e aiutandomi con un pò di guide su PubMed (che sono entrate a far parte dei miei bookmarks) mi sono avventurata nell'esplorazione. Ne ho approfittato per approfondire un problema che mi ha toccato personalmente (così conoscete anche altro di me) e che purtroppo colpisce molti adolescenti:i disturbi alimentari.Con il termine Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si fa abitualmente riferimento a un disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo. Nei disturbi alimentari l’alimentazione può assumere caratteristiche assai disordinate, caotiche, ossessive e ritualistiche tali da compromettere la possibilità di consumare un pasto in modo “abbastanza normale” e da mantenere normali attitudini verso il cibo e il momento del pasto.Tutti possiamo avere nel nostro stile alimentare aspetti peculiari, ma quando questi elementi divengono tali da compromettere la qualità della nostra vita e dei nostri rapporti sociali dobbiamo pensare ad un disturbo alimentare. Accanto all’alterazione del comportamento alimentare vi è una alterata valutazione del corpo e delle sue forme, con la sensazione di essere grassi e brutti e quindi socialmente non accettabili. Questa condizione può fortemente influenzare la propria autostima. Quando le caratteristiche del disturbo alimentare divengono importanti e coincidono con i criteri diagnostici di uno stato patologico specifico come quelli riportati nei manuali medici, allora si può parlare di vera e propria malattia. Tra questi disturbi, classificati come ben precise patologie, sono comprese l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi non altrimenti specificati (nella terminologia inglese definiti come EDNOS: Eating Disorders Not Otherwise Specified). Ma questo più o meno lo sapevo già:quello che PubMed mi ha insegnato,grazie ai dati statici e alla parola di medici ricercatori è :
-"Eating disorders of whatever category, especially the most severe ones such as anorexia or bulimia, are often considered typical of the female sex. While this is correct concerning these two disorders, I suggest that there are other eating disorders that are more frequent among boys, especially the ones concerning atypical relations to food, notwithstanding the evidence that the already very well-known syndromes of bulimia and anorexia are also gaining ground among males"..insomma non solo le donne si fanno "paranoie.
-"As compared to established non-patient norms, both fathers and mothers of adolescents with AN reported greater levels of obsessive compulsive behaviors, hostility, depression, and anxiety as measured by the SCL-90-R"....talvolta è anke colpa dei genitori.
-"In AN (anoressia nervosa), there are an almost 18-fold increase in mortality including a high suicide rate, chronic courses in approximately 20 per cent of the cases, and more than half of the patients showing either a complete or a partial eating disorder in combination with another psychiatric disorder or another psychiatric disorder without an eating disorder".
L'argomento è un pò crudo ma purtoppo per noi adolescenti è una realtà molto diffusa


mercoledì 6 maggio 2009

Delicious:una delizia!

Ieri pomeriggio, nel mio estremo tentativo di mettermi in pari con i compiti mi sono operata per creare l 'account in delicious. La procedura d'iscrizione non mi ha dato problemi (finchè t dicono quello ke devi fare non è mai un problema);il vero problema, difficile da credere, è stato individuare quali effettivamente fossero i miei siti d'interesse, i miei "Preferiti". Ho provato a cercare tra quelli già caricati nel mio pc ma non vi dico il disastro....in realtà devo ammettere che la mia sezione dei preferiti manka totalmente di una gestione. La uso molto spesso per ritrovare più rapidamente pagine su cui ho svolto ricerche che poi mi dimentico di eliminare dopo l'utilizzo.Mi sono ritrovata una marea di link inutili ma con un pò di impegno sono riuscita a fare ordine e ad aggiungere nuovi bookmarks facendo ricorso ad un vero e proprio criterio...è stata dura ma il risultato è questo: per la mia scarsa dimestichezza con la rete direi che è una delizia!!!
http://delicious.com/giuly89


I socialnetworks:moda o utilità?






Dopo un lungo periodo di "letargo" informatico (ma attenzione la colpa non è mia ma della tecnologia stessa che a volte fa le bizze)mi sono rimboccata le mani e ho letto tutti gli assignment del professore....Da buona novellina di Facebook e veterana ormai di My Space non ho potuto che sentirmi coinvolta nella discussione relativa ai SN.Quando ho scoperto MSN, da ingenua ho subito pensato "k meraviglia":poter parlare con gli amici a distanza senza il costo di una telefonata mi sembrava il massimo;per non descrivere il mio entusiasmo in seguito alla scoperta di facebook!!Con il tempo tuttavia,anke io con la mia poca esperienza relativa alla rete, ho potuto constatare i pregi e i difetti di entrambi.L'iscrizione anzitutto porta inevitabilmente il navigatore a ritrovarsi in poche settimane letteralmente sommerso dagli amici, reali o presunti e com'è possibile gestire contatti con più di 200 persone?C'è chi inevitabilmente viene sacrificato...per esperienza personale consiglio "meglio pochi ma buoni".Facebook consente agli utenti di sviluppare o utilizzare gratuitamente una vasta gamma di widget (micro-programma grafico che facilita all’utente l’interazione con il programma stesso) che arricchiscono il proprio profilo di tantissime funzioni nuove e divertenti: si possono condividere filmati, webgames, foto e via dicendo. Per i giovani è uno spasso e grazie alla possibilità di invitare ad eventi il maggior numero possibile di contatti così anke il lettore più pantofolaio si ritrova d'improvviso all'interno del "giro".Tuttavia ho imparato che non è tutto oro quel che luccica:trattandosi di una messaggistica assolutamente paragonabile a quella degli sms(diversa solo perkè non costa nulla)il rischio è quello di essere fraintesi nei propri commenti e nelle proprie opinioni...ciascuno legge con la propria testa,interpreta secondo il proprio umore e si finisce per litigare anke on-line(meglio una telefonata che per lo meno ti consente di sentire il tono della voce)...Tornando alle attività offerte da FB(alcune del tutto inutili:vedi test vari) queste hanno il difetto (e lo scopo) di attirare nuovi iscritti ma finiscono solo per rubare tempo(utilizzabile per dialogare con un parente) e complicare la gestione dei rapporti.

martedì 17 marzo 2009

vivere con una maschera...














Dicono k la parte più difficile quando devi scrivere un tema sia l'inizio....magari hai tante idee per la testa ma non sai mai come dar loro un filo logiko...personalmente ho sempre odiato scrivere temi a scuola...mi rikordo k quando l'insegnante c diceva i titoli nn ne ne riuscivo a trovare mai uno giusto...e dire che la scelta era piuttosto varia eppure il risultato era sepre lo stesso:un foglio ripiegato in due colonne davanti a me, il nome e il cognome accuratamente riportati in alto e poi l'ansia; la paura di non arrivare mai al punto conclusivo. Magari le idee erano tante ma sembrava non volessero ordinarsi secondo il consueto schema:incipit-contenuto,idee da sviluppare, e conclusione....tutto troppo logiko, troppo ordinato per una testa tanto affollata come la mia....E ora mi trovo nella stessa situazione...tante cose da dire e poca coerenza. I pensieri dovrebbero essere lasciati liberi di fluire per non rischiare, riflettendo, di modificarli troppo....dovrebbero essere riportati così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi annullando così ogni barriera tra la percezione della realtà e la rielaborazione mentale...Eppure quanti hanno il coraggio di parlare senza riflettere, scrivere di getto quando questo significa esporsi o rakkontare troppo di se?il pensiero è qualcosa che viene da dentro, una proiezione dell'immaginazione, dei desideri più nascosti, qualcosa di intimo....e allora perkè renderlo pubbliko...?Molto più comodo blokkarlo e farlo passare attraverso gli ingranaggi della logica, i meccanismi della rielaborazione, analizzarlo, modificarlo e solo dopo esporlo...La verità è ke non ci sentiamo più liberi di essere noi stessi, siamo condizionati dalle persone ke ci circondano, abbiamo paura dei giudizi, rendiamo evidente qualcosa che non siamo e inevitabilmente soffriamo...Pirandello direbbe che ci "guardiamo vivere" ma non viviamo perkè in realtà non ci riconosciamo in quello k facciamo, siamo maschere, burattini al servizio degli altri...cambiamo per piacere e finiamo per non piacerci....e io mi kiedo se sia giusto passare una vita a fingere e a odiare se stessi perkè la verità è k non siamo come gli altri ci kiedono di essere...e mi rispondo k non lo è...Non si tratta di alzarsi la mattina, guardarsi allo specchio e sbuffare perchè "sembro passata sotto un treno" o "ho messo su qualke kg"...si tratta di guardarsi allo spekkio e non vedersi...Siamo dotati del liberoarbitrio ma la verità è k ci priviamo della libertà di essere...ci costruiamo pezzo per pezzo, faticando ma alla fine ciò ke abbiamo realizzato non ci appartiene e non ci piace...Io mi sento così e la cosa peggiore è che alla fine non so più ki sn veramente./<>

sabato 14 marzo 2009











Salve a tutti...finalmente mi decido ad iniziare quest'avventura o meglio questa sfida. Confesso di non essere mai stata brava a scrivere...diciamo che sono una di quelle persone k hanno incominciato a scrivere un diario almeno un migliaio di volte finendo sempre per abbandonarlo in qualche cassetto per ritrovarlo qualche mese dopo e scoprirlo inesorabilmente vuoto....pratikamente nuovo....privo di emozioni,esperienze...rikordi. In realtà la verità è k amo parlare condividere e rakkontare agli altri le mie sensazioni....amo trovare un pò di me in ki mi sta attorno....ricevere risposte, consigli.... preferisco i confronti piuttosto che chiudermi a riccio in un mondo fatto di carta e inkiostro.Eppure, nonostante tutto,vivo comunque in un mondo tutto mio perchè mi piace credere che i sogni si possano realizzare, che tutto ciò che accade in realtà un senso ce l'ha, che (come mi dice sempre la mia mamma) "le cose vanno come devono andare", CHE IO SONO PERFETTA ED E' IL MONDO KE MI CIRCONDA AD ESSERE SBAGLIATO. Ma veniamo alle presentazioni ufficiali....mi chiamo Giuliana Patara ho 19 anni e vivo a Firenze da 10 anni....lo confesso non sono una fiorentina doc in realtà sono quella che molti definiscono una coatta...sn nata a Viterbo per cui non vi sorprendete se accanto ai conosciuti "oh bischero","grullo","ma ikkè tu fai" a volte mi sentirete anke dire "k davero?", "k famo" etc.... Mi ritengo una ragazza piuttosto particolare segnata dalle esperienze, forte ma anke fragile, più k altro lunatika....Apro questo blog non soltanto per superare un esame universitario ma soprattutto per condividere gli esami quotidiani della vita...lo dediko a k km me qualke volta vorrebbe urlare basta,stravolgere il mondo...a chi qualke volta non si sente a suo agio in quello in kui viviamo,a chi nn ha fiducia in se stesso, a chi ha bisogno di qualkuno kn cui parlare...ma lo dediko anke a ki km me è un pò matto, ha voglia di ridere, di divertirsi, di fare qualke sketch(s scrive così????)...a chi è curioso e sempre alla ricerca di cose nuove...a chi ha qualkosa da rakkontare...di se, una passione, un esperienza....da condividere...un video,una foto....Questo per me non è un diario ma la possibilità di arricchirmi di cose nuove cn la speranza di poter ripagare cn la stessa moneta...e allora a presto a voi k km me siete stati catturati dal mondo della rete....